la terapia online e il video modeling nell'autismo
Inoltre la terapia online permette di applicare una nuova strategia riabilitativa da alcuni anni al centro di numerosi studi e che personalmente utilizzo da tempo: il video modeling, particolarmente indicata nei bambini autistici. Sembra infatti che la loro difficoltà di apprendimento attraverso l'imitazione, tramite l'attivazione dei neuroni specchio, possa essere compensata, almeno in parte dall'utilizzo di video target che mostrino le azioni da apprendere e verso i quali l'attenzione del bambino risulterebbe maggiormente focalizzata. Il video, pur rappresentando la realtà, è comunque un immagine di essa e come è ormai noto il pensiero dei soggetti autistici è maggiormente centrato sulle immagini circoscritte, laddove la realtà può essere troppo distrattiva con la sua complessa ricchezza di stimoli. Vi rimando per maggiori approfondimenti all'articolo presente nella sezione dedicata.
In conclusione ritengo che i mezzi tecnologici ormai largamente presenti in ogni famiglia possano essere impiegati con grande utilità nel contesto terapeutico in un rapporto "uno a uno", ancor più che in quello didattico (DAD) in cui inevitabilmente viene a mancare una parte fondamentale dell'offerta formativa scolastica che è quella data dal confronto con i pari. Tenendo anche conto della possibilità di raggiungere praticamente ognuno in ogni luogo anche laddove la mancanza di strutture riabilitative e di professionisti o particolari condizioni geografiche rendono impegnativi gli spostamenti necessari per una frequenza assidua della terapia.
training cognitivo
E' un percorso pensato per bambini e ragazzi, che si propone di stimolare e potenziare le abilità mentali che sono alla base dell'apprendimento , le cosiddette funzioni esecutive, un complesso sistema di moduli funzionali della mente che regolano i processi cognitivi: l'attenzione, la concentrazione, la memoria, la flessibilità cognitiva, la capacità di problem solving. I deficit di una o più di queste funzioni in età evolutiva comportano impulsività, disattenzione, iperattività, difficoltà negli apprendimenti scolastici e sono associati a molteplici situazioni cliniche di interesse neuropsichiatrico: ritardo mentale, ADHD, disturbo dello spettro autistico e a numerosi quadri sindromici.
sostegno scolastico
La mia attività nell'ambito della terapia del disturbo di apprendimento si concentra soprattutto sugli aspetti non verbali, cioè sulle problematiche di tipo logico matematico e sugli aspetti esecutivi della scrittura. I fattori che incidono su queste difficoltà originano principalmente dal disturbo della coordinazione motoria, dal disturbo visuospaziale, da deficit delle funzioni esecutive, da problematiche nella motricità fine. Necessitano di un trattamento specifico che, non meno importante, si affianca a quello di tipo logopedico rivolto maggiormente agli aspetti linguistici della lettura e della scrittura.
psicomotricità
E'una pratica educativa nata in Francia, che attraverso il movimento e il gioco (al centro della vita di ogni bambino!)si propone di armonizzare il corpo, le emozioni e gli aspetti cognitivi, avendo come obiettivo lo sviluppo equilibrato del bambino tramite la conoscenza e la padronanza del corpo stesso, e si rivolge quindi a tutti i soggetti in età evolutiva in ambito educativo, scolastico e sociale.
La terapia psicomotoria si occupa pertanto della prevenzione e della cura dei disturbi dell'età evolutiva attraverso il movimento, che non è solo il fine, ma soprattutto lo strumento, attraverso il quale vengono potenziate le abilità motorie cognitive e relazionali.
Attività motoria in piccoli gruppi
L'attività fisica assume un ruolo fondamentale nello sviluppo della crescita psicofisica dei bambini e degli adolescenti, oltre che uno strumento d'integrazione. La maggior parte dei bambini con disabilità possono praticare sport presso le numerose associazioni che organizzano i relativi corsi, tuttavia alcuni di loro possono necessitare di attenzioni specifiche o possono trarre maggiore beneficio da una attività motoria indirizzata soprattutto all' apprendimento di regole condivise e comportamenti sociali oltre che ad un equilibrato sviluppo fisico. Oppure non hanno ancora raggiunto l'età per seguire i corsi che solitamente si rivolgono a bambini di età non inferiore ai 5 anni. In questi casi una attività motoria praticata in un contesto protetto in un piccolo gruppo di coetanei permette di indirizzare quella che è la naturale propensione al gioco verso un percorso di educazione motoria.